7 materiali isolanti per proteggere la tua casa

Francesco T. Francesco T.
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Nelle nostre case vorremmo sempre avere dei materiali che ci proteggono dalle temperature estreme, dall’ umidità e dal rumore. Pertanto è importante che ci informiamo sulle tipologie dei materiali isolanti per sapere di che cosa abbiamo bisogno per affrontare ogni situazione, ed è molto importante considerare i pro e i contro di ciascuna opzione, al fine di avere un' idea precisa di quale soluzione tecnica ci conviene non solo in termini di isolamento, ma anche per quel che riguarda il risparmio energetico.

Ci sono molti fattori che influiscono sulla scelta di questi materiali, tra cui il gusto, la durata, il potenziale tossico, l’ efficienza in rapporto a ciò che è necessario isolare e l’ impatto ambientale. Alcuni materiali combinano diverse qualità in modo che con un solo prodotto è possibile risolvere più problemi, e questo ci dimostra il vantaggio che si può trarre da uno studio accurato delle caratteristiche di ciò che il mercato ci offre.

Fibre plastiche

Quando si parla di isolamento termico intendiamo che possiamo creare una barriera tra due zone della casa o tra l’ esterno e le aree che vogliamo proteggere. In generale quasi tutti i materiali ostacolano la dispersione di calore tra le diverse zone della casa, o anche tra esse e l' esterno, però alcuni sono più efficaci di altri e sono pertanto classificati come isolanti termici,  poiché svolgono questa funzione meglio di altri. Tra loro ci sono le fibre plastiche.

Le fibre plastiche ottenute da derivati del petrolio sono in genere molto efficaci nel prevenire la dispersione del calore e la loro qualità principale è che con un piccolo spessore di questi materiali si raggiunge un’ alta efficienza termica. La condizione ideale per il massimo controllo ambientale sarebbe di predisporre un vuoto tra i pannelli che formano le pareti di una casa. Questa soluzione è piuttosto difficile da realizzare, ma è proprio qui che le fibre plastiche o i materiali porosi entrano in gioco poiché immobilizzano l'aria secca confinata in questo spazio, permettendo in tal modo un controllo della temperatura più efficace: proprio ciò di cui abbiamo bisogno in casa o nelle sue partizioni.

Poliuretano

Il poliuretano è un materiale usato come isolante in varie forme. Ha lo svantaggio di non essere riciclabile, tuttavia il suo impiego come isolante termico ed acustico è molto frequente nell’ attività edilizia. Il suo utilizzo è importante anche per il riempimento di spazi che necessitano di essere isolati, o anche per la creazione di sistemi di condizionamento più efficienti. Questo materiale impedisce le infiltrazioni d’ aria e funziona molto efficacemente sia alle basse che alle alte temperature, contribuendo ad eliminare le formazioni di condensa e di umidità. Oltre ai suddetti impieghi il materiale viene ancora utilizzato come riempimento di materassi e cuscini.

Polietilene espanso

Tra le sue qualità vi sono inoltre la resistenza all' umidità e ai processi di putrefazione. Invece il punto a sfavore sta nel fatto che si tratta di un derivato di una risorsa non rinnovabile come il petrolio, anche se viene prodotto con un processo che non danneggia lo strato di ozono, è riutilizzabile e riciclabile al 100% e può essere bruciato in modo sicuro. Essendo uno dei migliori isolanti termici è utilizzato su larga scala per climatizzare case ed edifici che puntano al risparmio energetico, che può raggiungere valori introno al 60%, minimizzando le emissioni di gas serra.

Nell'immagine qui sopra, fornitaci dallo studio VismaracorsiArchitetti, possiamo vedere l' applicazione di polietilene espanso nella costruzione di uno spazio.

Fibre naturali

Abbiamo analizzato gli isolanti plastici o sintetici provenienti dal petrolio, ma bisogna tener presente che c'è anche una grande varietà di materiali isolanti di origine naturale, che sono efficaci quanto gli altri. Questi materiali sono costituiti essenzialmente da sostanze di origine vegetale o animale e sono facili da riciclare e riutilizzare, con un basso impatto ambientale.

Come fibre naturali di origine vegetale abbiamo: la fibra di legno, ottenuta da scarti da segherie che vengono riciclati e utilizzati nelle costruzioni come isolanti termici; il sughero, che è l’ opzione più naturale di tutti e proviene direttamente da un albero, di cui viene lavorata la corteccia e la resina fino a produrre un ottimo isolante termico e acustico, molto efficace nella lotta contro l'umidità, e che oltretutto non libera gas tossici in caso di incendio ed è completamente riutilizzabile e riciclabile; la fibra di canapa, proveniente da una pianta che cresce facilemente e velocemente, e che viene utilizzata in pannelli flessibili utilizzati nella costruzione per l' installazione di pareti, pavimenti e coperture; la cellulosa, ottenuta dalla carta riciclata; le fibre di lino, provenienti da piante di facile coltura e prodotte tramite processi a basso impatto ambientale; la fibra di cocco, che si presenta come un buon isolante termico ed acustico; e il cotone, anch’ esso ottunuto da piante di facile coltivazione.

Come fibra naturale di origine animale abbiamo la lana di pecora, che è un ottimo isolante termico e contribuisce a mantenere l' interno delle abitazioni fresco d' estate e caldo d' inverno. E' anche un isolante acustico e ha una grande capacità di assorbire e regolare le concentrazioni di agenti tossici.

Cellulosa

La cellulosa è un materiale ecologico utilizzato nelle costruzioni come isolamento termico ed acustico. Esso è composto da carta di giornale riciclata con aggiunta di idrossido di alluminio. Si tratta essenzialmente di un isolante per l' inverno e ha grande capacità di trattenere il calore, oltre ad essere un ottimo isolante acustico in virtù della sua porosità. Si applica a secco o a umido, con macchine specifiche, come riempimento di spazi appositi negli edifici.

Il suo prezzo è competitivo rispetto a quello di altri materiali come la lana minerale e la fibra di vetro. Si tratta di uno dei migliori isolanti acustici e sigilla facilmente tutte le cavità in cui si applica, bloccando completamente il passaggio dell' aria, e contribuendo così a realizzare ambienti tranquilli e silenziosi. Durante la posa in opera si corre il rischio di respirarne la polvere e la cosa può essere fastidiosa, sebbene non ci sia rischio di particolare tossicità. Quando il materiale viene applicato umido si devono proteggere molto bene le superfici ed essere rigorosi nel suo utilizzo, in quanto viene ad assumere una consistenza argillosa che può essere non semplice da gestire se non viene presa in considerazione preliminarmente.

Lana minerale

La lana minerale viene prodotta a partire da rocce vulcaniche e viene utilizzata come isolante termico nonché come protezione antincendio passiva. Ha una struttura fibrosa che memorizza l’ aria al suo interno. E' stato scoperta nelle isole Hawaii agli inizi del XX secolo e oggi è prodotta industrialmente; é composta di pietra basaltica e di un legamento organico di componenti minori.

Per il basso livello di conducibilità termica isola sia le basse temperature che le alte, e in virtù della sua struttura multi direzionale ed elastica riesce a dissipare l'energia sonora realizzando un buon isolamento acustico. E’ un materiale non infiammabile e può mantenere le sue caratteristiche inalterate anche quando esposto a temperature superiori a 1000 ° C.

Fibra di vetro

La produzione di tale agglomerato è iniziata quando sono state inventate le macchine che producono le fibre di vetro dello spessore del filo di seta, ma quella che oggi si chiama lana di vetro è stata commercializzata a partire dal 1938. Il suo impiego in edilizia è diventato popolare come isolante termico per l’ alto indice di area superficiale in relazione al peso. I pannelli in fibra di vetro trattengono l’ aria al proprio interno, realizzando una bassa conducibilità termica.

Questo materiale è diventato popolare quando si è scoperto che l' amianto era cancerogeno, mentre la fibra di vetro, pur avendo una tossicità simile a quella individuata dagli studi sull’ amianto del 1990, è stata classificata come materiale non cancerogeno.

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