Lo stile shabby-chic è per tutti? Vero o falso?

Sabrina Tassini – homify Sabrina Tassini – homify
Villa Vittoni, Vittorio Bonapace 3D Artist and Interior Designer Vittorio Bonapace 3D Artist and Interior Designer Kamar Tidur Gaya Rustic
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Tendenza consolidata negli animi più romantici e, tra gli altri, negli appassionati del fai da te, il shabby-chic continua a colpire nel segno e rimane imperterrito nella top 5 delle correnti più quotate per arredare casa. 

Ispirato al contesto britannico e tanto caro ai cottage della countryside, questo stile, di cui il nome coniato dalla rivista The World Interiors negli anni 80, si avvale tuttora di elementi peculiari tipici delle abitazioni di un tempo, facendone anzi la propria bandiera. L'arte del cosiddetto upcycling appare qui strategica per l'evoluzione dello stile, secondo cui ogni elemento anche consunto può ritrovare nuova vita. Tutto ciò che infatti appare leggermente degradato, usurato o consumato dal tempo, è recuperato per essere poi rivisitato in chiave contemporanea. Lampade dai profili decò accompagnano allora mobili dalle finiture elaborate e boiserie altrettanto raffinate, tra un immancabile gusto decorativo e una dose massiccia di legno. Ma quante verità conosciamo su questo stile? Quanti, invece, i miti da sfatare?  

Ripercorriamo quindi tramite alcuni vero e falso, i diktat del design in stile shabby per fare maggiore chiarezza sull'argomento e prenderne spunto per abbellire i nostri ambienti!

1. Non è per tutti: vero!

Lo stile shabby-chic, risaputamente, non è per tutti. Il gusto che privilegia i tessuti provenzali, il legno decapato e le vernici romantiche, non incontra infatti sempre consensi. Da sempre l'etereo shabby si scontra con il rigoroso e altrettanto quotato minimalismo che nulla ha a che vedere con il primo, se non un largo uso di bianco. Dalla fortunata intuizione di Rachel Ashwell, fondatrice dell'omonima impresa, sino alla reinterpretazione dello shabby in chiave attuale e rivisitata, ecco che le caratteristiche di questo trend non risultano adatte a tutti. Sono molti anche i fattori che lo confermano, e che appaiono fondamentali per questo filone, primo fra tutti, la propensione per il fai da te, un must assolutamente imprescindibile.

2. Non è attuale: falso!

Giocando sull'ossimoro, potremmo effettivamente ammettere che lo stile shabby non è di recente scoperta, proprio per la valenza che i mobili di un tempo continuano a mantenere anche nei tempi attuali. Tuttavia è questa la vera svolta: l'intramontabile eleganza dei mobili retrò, e il riscoperto fascino dell'effetto used convogliano nello shabby facendo rinascere tutto ciò che sfiorano, secondo appunto, la logica dell'upcycling. Una vecchia cassettiera potrà quindi tornare a splendere nelle mani, camere e ingresso degli appassionati del genere, diventando decisamente protagonista dell'ambiente. Inoltre, seppur questo amore per l'arte povera sia ormai consolidato, ciò non significa che sia sorpassato e per questo meno attuale, anzi: l'uso del bianco e del legno chiaro, cavalca perfettamente l'onda della contemporaneità e colpisce nel segno in ogni rivisitazione. 

3. Solo bianco: falso!

Nell'ideale comune lo shabby-chic è definito e connotato dal bianco, nella sua più completa palette. Questo appare vero in parte, proprio per il carattere versatile che a volte questa tendenza presenta, soprattutto a seconda di chi la applica alla propria casa. Le tonalità chiare sono tutte assolutamente adatte e anzi, potenzialmente perfette, per arredare in shabby gli ambienti domestici, a patto che si tratti di pastelli, nuance morbide come il nude e l'avorio, e a seguire le variazioni di rosa e azzurro. L'importante rimane l'armonia e il senso di vissuto che l'insieme trasmette, anche grazie alle sue tinte tenui. 

Un esempio ad hoc? Il delizioso armadio firmato disponibile su Mobili No Limit, ideale da abbinare anche a piante e fiori, vasi in vetro, legno grezzo, e naturalmente tanto bianco.

4. Solo legno: falso!

La dose di legno di cui dobbiamo disporre per arredare casa in stile shabby-chic è effettivamente massiccia, ma non esclude l'inserimento di altri importanti materiali. Pensiamo ai vasi in vetro ricavati da vecchi contenitori, oppure alle stoffe all'uncinetto o in pizzo che possono servire per creare dettagli di tende e tappeti, ma anche il vimini su cesti e cestini pronti a raccogliere i panni sporchi o, sotto forma di scatole, contenere scarpe e altri accessori, a seconda delle necessità. La scelta più furba e attenta per ottenere in poche mosse un ambiente in pieno stile shabby, è senza dubbio il mix calibrato di queste componenti, tutte essenziali e tutte rigorosamente personalizzabili. 

5. Si possono usare mobili vecchi: vero… con riserve!

La possibilità di utilizzare mobili vecchi è insita nella filosofia stessa dello stile shabby-chic, diventando un assioma, e anzi, un vero e proprio diktat da seguire per proporlo in casa. Il riutilizzo di arredi ormai consunti può agevolare la ricerca dell'interior design perfetto, proprio per le evidenti peculiarità dei complementi più datati, come l'effetto vissuto e i difetti naturali formatisi nell'arco degli anni. Attenzione tuttavia a non fare uso smodato di mobili retrò senza prima accertarvi che siano ancora in forma, ovvero, adatti per essere ricontestualizzati e quindi, ancora resistenti. Una volta individuato infatti l'elemento d'arredo vecchio a cui ridare vita in una nuova abitazione, sarà indispensabile renderlo funzionale e, se necessario, smaltarlo e verniciarlo. Inoltre, non tutti i mobili appaiono idonei ai fini del recupero: vintage sì, ma con un occhio attento alla qualità e all'estetica!

6. Facile da ottenere: falso!

La convinzione che sia estremamente facile arredare casa in stile retrò, è decisamente un falso mito. Per una ottimale resa estetica e funzionale infatti, è strettamente necessario seguire alcuni step, soprattutto se ci approcciamo al fai da te per la prima volta. Scegliere ad esempi mobili vecchi per poi riportarli a nuova vita e personalizzarli a seconda dell'interior design che vogliamo ottenere, implica un'operazione di decapatura, da effettuare con gli strumenti (e la pazienza!) necessari. In alternativa si dovrà procedere alla verniciatura di mobili in legno di nuova costruzione per portarli a completare l'ambiente che abbiamo previsto, e infine laccarli con cura per un eventuale effetto lucido e luminoso. 

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