Solaio in Legno: Caratteristiche e Tipologie

Alberti Laura Anna Maria Alberti Laura Anna Maria
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Elemento architettonico fondamentale per dividere un piano dell’edificio da un altro, fungendo al contempo da copertura per il piano sotto e da appoggio per il piano sopra, il solaio è realizzato nella quasi totalità dei casi in legno. È infatti questo, il materiale da costruzione che resiste maggiormente alla trazione. Ed è questo che – fin dall’antichità – viene impiegato. Ma non solo: il solaio in legno, relativamente economico, ha negli anni raggiunto eccellenti risultati dal punto di vista estetico, ponendosi come soluzione più amata per i tetti delle abitazioni anche di prestigio.

Quali sono i pregi di un solaio in legno? La sua qualità strutturale e tecnologica, la capacità di offrire leggerezza alla struttura, flessibilità e capacità. Inoltre, il legno resiste all’umidità e ai parassiti e – in caso di incendio – subisce quel processo di carbonizzazione, per cui le travi bruciano prima in superficie e lasciano il nucleo intatto per un po’.

In questo articolo parleremo dunque dei diversi tipi di solaio in legno, evidenziandone tutte le caratteristiche.

Come è fatto un solaio in legno

Tre sono le parti principali di cui si compone un solaio in legno, dove per solaio in legno si intende in genere un solaio in legno lamellare. Il primo ordine di elementi portanti è l’orditura principale, ed è realizzato di norma con travetti (il cui passo varia dai 20 ai 70 centimetri) o travi rompitratta; sull’orditura principale, a sostegno dell’impalcato, ci sono poi i travetti di sezione minore che costituiscono l’orditura secondaria. Infine vi è l’impalcato, che può essere fatto con un tavolato ligneo o con uno scempiato di elementi in cotto (detti pianelle, tavelle o mezzane), una specie di mattoni molto utilizzati soprattutto nell’Italia centrale.

Differenze tra orditura semplice e doppia orditura

Tra i diversi tipi di solaio in legno, il più elementare è il solaio in legno a orditura semplice. Per cosa si caratterizza? Per la presenza della sola orditura primaria, formata direttamente dai travetti (a sezione quadrata e con lato di circa 10 centimetri) oppure da travi simili nell’aspetto alle travi rompitratta, ma dal passo di soli 70 centimetri. In quest’ultimo caso, si parla di solaio alla veneziana. Il motivo è presto detto: fu infatti ideato per sostenere i pavimenti monolitici della tradizione veneta, che necessitavano di un solaio in legno meno elastico e meno deformabile. Per quali ambienti è indicato un solaio a orditura semplice? Per quelli stretti e lunghi (ad esempio i corridoi), mentre il solaio alla veneziana è perfetto per stanze dai lunghi lati.

Il solaio in legno a doppia orditura, invece, presenta due elementi portanti: l’orditura principale, composta da travi maestre o rompitratta, e un'orditura secondaria di soli travetti. È questo, tra tutti i tipi di solaio in legno, il più diffuso. Anche per la sua capacità di coprire spazi molto ampi.

Il solaio in legno a voltine

Tra le varianti di solaio in legno a orditura semplice, una particolare tipologia è il solaio a voltine. Il suo tavolato ligneo, o lo scempiato in cotto, si compone di piccole volte a botte a sesto molto ribassato in tavelle di cotto, sostenute da travetti con interasse compreso tra i 70 e i 100 centimetri. Si tratta di un solaio esteticamente molto bello, le cui travelle sono in genere posate a comporre precisi motivi geometrici decorativi: ecco dunque che si rende particolarmente adatto a stanze di piccole dimensioni con luci non maggiori ai quattro o cinque metri, e ad abitazioni importanti.

Il solaio a trave composte

Un’altra tipologia particolare di solaio in legno è il solaio a travi composte. Indicato per luci molto grandi che le normali travi farebbero fatica a coprire (in quanto bisognerebbe trovare alberi con un’ampia sezione del tronco, privi di nodi e di difetti, e con una curvatura quasi inesistente), si diffuse inizialmente a Ferrara, dove iniziarono ad essere costruiti speciali tipi di solaio in legno con travi formate da diversi pezzi di legno, sagomati con geometrie precise e uniti tra loro mediante l’impiego di grossi chiodi di ferro arroventati. Sono, i solai a travi composte, i più complessi e i più raffinati tra tutti i solai in legno. E si possono facilmente distinguere, per la presenza di chiodi in ferro e giunti tra i pezzi.

Solaio in legno: gli elementi ornamentali

Se un tempo il solaio in legno lamellare, e i solai in legno in genere, non venivano rifiniti con particolare cura a causa dell’elevato costo della manodopera, i solai di pregio erano – al contrario – ornati con tutta una serie di decorazioni scolpite oppure dipinte. Quali sono gli elementi ornamentali un tempo più diffusi? Innanzitutto i cosiddetti regoli da convento, listelli in legno sottile chiamati a coprire i giunti tra gli elementi del tavolato e a impedire che cadesse della polvere tra gli interstizi. E poi le fodere (tavole lignee che rivestono gli elementi portanti), le false travi che regolarizzano i lati, le bussole (utilizzate nei soffitti a cassettoni) e le mensole lignee, che spesso vengono scolpite con elementi decorativi o vegetali e che servivano a sostenere le teste delle travi maestre.

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